Coro e Orchestra “Buenos Aires Lirica”.
Direttore Alejo Pérez
M° del Coro Juan Casasbellas
Regia Pablo Maritano
Scene María José Besozzi
Costumi Sofía Di Nunzio
Luci Gonzalo Córdova
Buenos Aires, 21 settembre 2010
Buenos Aires Lirica torna a mettersi in luce con questa bella produzione del Serse che ha saputo coniugare una messa in scena non tradizionale ma efficace, con una lettura musicale rigorosa affidata a una compagnia di canto valida ed omogenea.
Il regista Pablo Maritano ha trasferito la vicenda alla fine del secolo XIX, in quel periodo particolarmente sensibile a influenze di gusto “esotico” che si concilia perfettamente alla trama dell'opera. Accuratissimo il lavoro fatto sulla recitazione dei cantanti, così come ricco di dettagli è stata la parte visiva dello spettacolo affidata a un valida squadra composta da María José Besozzi, che ha creato una bella e funzionale scenografia, Sofía Di Nunzio, autrice dei ricchi e colorati costumi e da Gonzalo Córdova, che ha creato delle belle atmosfere teatrali.
Nonostante la sua giovane età il nome di Alejo Pérez è già garanzia di una concertazione accurata e rigorosa. Pérez ha saputo valorizzare al meglio ogni elemento dell'orchestra sempre in perfetto equilibrio con il canto.
Ottima l'intera compagnia di canto, omogenea e solida. Il mezzosoprano Rosa Domínguez (Serse), dopo un inizio non del tutto convincente, in particolare nella tanto attesa e celebre “Ombra mai fu”, si è via via riscaldata e portando a termine la rappresentazione in modo più che encomiabile. Il soprano Marisú Pavón è stata un' impeccabile Atalanta. Efficace Klára Csordás, Amastre, ed Ivanna Speranza (Romilda).
Sicuro il controtenor e José Lemos (Arsamene), così come Norberto Marcos è stato un Elviro vocalmente valido e un attore disinvolto. Corretto l'Ariodate di Sergio Carlevaris, così come gli interventi del coro.